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Curiosità di Natale....e dintorni...nel Mondo
Buon Natale dal Mondo
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- Catalano: Bon Nadal i feliç any nou
- Ceco: Prejeme Vam Vesele Vanoce a stastny Novy Rok
- Cinese: (Cantonese) Gun Tso Sun Tan'Gung Haw Sun
- Danese: Glædelig Jul
- Ebraico: Mo'adim Lesimkha. Chena tova
- Finnico: Hyvaa joulua - Francese: Joyeux Noel
- Giapponese: Shinnen omedeto. Kurisumasu Omedeto
- Greco: Kala Christouyenna - Inglese: Merry Christmas
- Irlandese: Nollaig Shona Dhuit, o Nodlaig mhaith chugnat - Islandese: Gledileg Jol
- Latino: Natale hilare et Annum Faustum! - Norvegese: God Jul, o Gledelig Jul
- Olandese: Vrolijk Kerstfeest en een Gelukkig Nieuwjaar! o Zalig Kerstfeast
- Polacco: Wesolych Swiat Bozego Narodzenia o Boze Narodzenie
- Portoghese: Feliz Natal - Rumeno: Sarbatori Vesele
- Russo: Pozdrevlyayu s prazdnikom Rozhdestva is Novim Godom
- Serbo: Hristos se rodi
- Slovacco: Vesele Vianoce - Spagnolo: Feliz Navidad
- Svedese: God Jul - Tedesco: Froehliche Weihnachten
- Turco: Noeliniz Ve Yeni Yiliniz Kutlu Olsun
- Ukrainino: Srozhdestvom Kristovym - Ungherese: Boldog Karácsony
Riti della Vigilia
Usa - Inghilterra - Olanda
Negli USA la tradizione vuole che la sera della Vigilia
si lascino un bicchiere di latte e dei biscotti per Babbo Natale.
In Inghilterra il suo pasto consiste invece di mince pie (dolce tradizionale,
che viene di solito consumato nel periodo di Natale e Capodanno) e sherry
I bambini inglesi e americani lasciano anche fuori casa una carota per le renne di
Babbo Natale; un tempo veniva detto loro che se non fossero stati buoni tutto l'anno
avrebbero trovato nella calza un pezzo di carbone al posto dei dolci, anche se questa
pratica sembra ormai in disuso.
Secondo la tradizione olandese di Sinterklaas, invece, i bambini 'mettono
fuori la scarpa, cioè riempiono una scarpa con il fieno e una carota e prima di
andare a dormire la lasciano fuori di casa (in alcuni casi il rito viene fatto diverse
settimane prima della sera di San Nicola, la sinterklaas avond).
La mattina del giorno successivo il fieno e la carota sono stati sostituiti da un regalo,
spesso una figurina di marzapane. Ai bambini cattivi una volta si diceva che
avrebbero trovato del carbone, ma anche questa usanza ormai è stata abbandonata.
Capodanno a Londra
BigBen
Appena il BigBen suona per il Nuovo Anno, migliaia di londinesi e di turisti,
venuti a Londra per l'occasione, brindano intorno alla Colonna di Nelson.
Questa Colonna si trova in uno dei luoghi caratteristici più rinomati
di Londra, Trafalgar Square, famosa piazza di forma quadrangolare,
che non è affollato solo per Capodanno. E' il punto di incontro preferito dai
turisti e dai......piccioni
Natale in Inghilterra
In Inghilterra tra le varie decorazioni
di Natale, l'albero è il più usato.
A Londra è tradizione addobbare un albero altissimo,
allestito all'aperto con luci, nastri e ghirlande.
La notte del 24 Babbo Natale porta i doni ai bambini, lasciandoli in
un grosso sacco sotto l'albero. I bimbi, per ringraziarlo, lasciano sul tavolo
della cucina un bicchiere di latte e un pezzo di dolce per lui e una carota per
la sua renna, e la mattina del 25 si aprono i doni. Nel giorno di Natale
l'atmosfera è festosa ed è usanza riunirsi con le persone care e cucinare
un buon pranzo con dolci tipici quale ad esempio il Christmas Pudding.
Sono usati per i festeggiamenti anche fuochi d'artificio o mortaretti.
Natale in Germania
In Germania, i festeggiamenti di Natale
iniziano l'11 novembre, giorno di San Martino.
E' tradizione costruire per quel giorno delle lanterne, che i bambini porteranno in
processione, e che servono ad illuminare la strada al santo.
Durante il periodo dell'Avvento i bambini hanno nelle loro camerette dei
calendari con 24 finestrelle. Ogni giorno aprono una finestrella e
promettono di compiere una buona azione nella giornata.
Il 6 dicembre poi arriva San Nicola a portare dolci, cioccolato e dolci
speziati come i Lebkuchen o i Christollen.
La notte del 24 infine arriva Gesù Bambino (o Babbo Natale) a portare i
tanto attesi doni. Le case sono addobbate a festa con ghirlande e
candele, è usanza fare pasti ricchi e bere vino speziato.
Natale in Svezia
In Svezia i festeggiamenti del Natale cominciano la notte di S.Lucia
(tra il 12 e il 13 dicembre), cucinando panini e biscotti allo zenzero.
La mattina dopo, le bambine più piccole si vestono da Santa Lucia, con un
lungo vestito bianco e una cintura rossa, mentre i bambini in camicia
bianca, per raffigurare le stelle, quindi portano su un vassoio,
caffé caldo e panini al resto della famiglia ancora a letto, mettendo sul
vassoio anche il famoso " Julbock"
il caprone di Natale, legato con fili rossi.
La vigilia di Natale i contadini ripongono i loro attrezzi ed ogni
componente della famiglia ha una piramide di pane, biscotti, e frutta e
si intinge il pane d'orzo nel liquido bollente di cottura del prosciutto
natalizio.
Quasi dappertutto in Scandinavia si apparecchia la tavola
con un posto in più per il primo che capiti davanti alla porta che, per
l'occasione, resta aperta. Il banchetto della vigilia é composto da piatti di
pesce secco, prosciutto, riso al latte, vino caldo o birra zuccherata. Per
ricordare che i primi ad accogliere il messaggio degli angeli furono i pastori,
gruppi di ragazzi usano vestirsi da pastori e vanno di casa in casa augurando God Jul!
Natale in Messico
In Messico i bambini ricevono i doni per
l'Epifania, a Natale, invece si
organizza per loro un bellissimo gioco,
la "pinata". Le
pinatas sono delle brocche di
terracotta artisticamente decorate,
piene di caramelle e regalini. Hanno le
forme più incredibili e fantasiose di
animali, uccelli, pupazzi o palle. Il
gioco si svolge di sera, dopo le
preghiere della Posada
(la processione dell'odissea di Giuseppe
e Maria alla ricerca di un riparo per la
notte). Le cosidette le pinatas,
si appendono in alto, ad un ramo o
ad un palo e si fanno dondolare, e i
bambini, con gli occhi bendati, cercano
di romperle con un bastone. Assomiglia
moltissimo alla ns Pentolaccia di
Carnevale.
Leggenda di Natale in Messico
Un'antica leggenda racconta la storia di
una bimba messicana poverissima, che non
aveva niente da offrire a Gesù. La
vigilia di Natale la piccola se ne stava
tutta triste davanti alla porta della
chiesa, osservando i fedeli che
entravano con le loro offerte. Vicino a
lei, mezza nascosta dalla vegetazione,
c'era la statua di un angelo. La bambina
cominciò a strappare le foglie cercando
di liberare la statua... e
all'improvviso udì una voce che le
diceva: "Porta questa pianta in
chiesa, Gesù vi benedirà entrambe".
Obbedendo alla voce, la bambina fece un
mazzo con i rami della pianta ed entrò
in chiesa. Mentre avanzava verso il
presepe, le foglie in cima ad ogni
ramo diventarono rosso fuoco, come se
stessero bruciando.. Quella bellissima
pianta era la poinsezia
che, da allora, si vende proprio nel
periodo di Natale. Molti la chiamano
Stella di Natale, in ricordo del
miracolo che Gesù fece per quella bimba
che lo amava tanto.
Natale in Polonia
In Polonia le feste natalizie iniziano
con l'apparizione della prima stella, la
sera della vigilia. I bambini spiano
ansiosamente il cielo e, appena appare
il primo brillio tutti si mettono a
tavola. Prima di cominciare a mangiare
si fa circolare una sottile fetta di
pane azzimo, chiamato "opplatek",
raffigurante le immagini di Maria,
Giuseppe e di Gesù Bambino, e ognuno ne
prende un pezzetto. Un tempo in
campagna, c'era l'abitudine di darne un
po' anche agli animali della fattoria;
oggi invece se ne dà solo agli animali
domestici che vivono in casa. La tavola
é sempre festosamente apparecchiata, ma
sotto la tovaglia, c'é sempre un
sottile strato di paglia, per ricordare
a tutti, che Gesù é nato in una stalla.
C'è l'usanza che i bambini debbano
tirare le pagliuzze e chi prenderà la
più lunga avrà lunga vita.
Un tempo le ragazze usavano mettere il
pettine sotto il cuscino la notte di
Natale, e colui che in sogno le avrebbe
pettinate, ne sarebbe diventato il
futuro sposo.
Natale in Francia
Nel Sud della Francia il presepe resta
una tradizione importante. In Provenza, in
alcune chiese vicino al mare, la messa di
mezzanotte è seguita da una processione di
pescatori che deposita ai piedi dell’altare un
cesto pieno di pesce, come dono a Gesù Bambino.
La notte della vigilia, i bambini lasciano le
scarpe – e non le calze – vicino al camino, per
i doni di Père Nöel. «Nei caminetti
brucia tutta la notte un ceppo le cui ceneri
vengono conservate per le loro proprietà
curative. Questa simbologia si ritrova nel
tipico dolce natalizio francese, la buche
de Noël, una torta al cioccolato la cui
forma ricorda quella del ceppo».
Natale in Spagna
Anche in Spagna il presepe -
che qui si chiama nacimiento, cioè
«nascita» - è molto diffuso. I festeggiamenti per
il Natale iniziano l’8 dicembre, data in cui la
Chiesa ricorda l’Immacolata Concezione. Un
tempo, nella notte di Natale, ogni famiglia
provvedeva ad aiutare un bambino povero
fornendogli un corredino nuovo. Per i regali, i
bambini spagnoli devono aspettare il 6 gennaio:
a portarli sono infatti i Re Magi.
Natale in Austria
Con l’inizio dell’Avvento, si comincia
a preparare il tipico pane speziato delle feste,
chiamato Früchtebrot, e a decorare la
casa. Tra gli addobbi, c’è una corona d’avvento
con quattro candele che vengono accese, una dopo
l’altra, nelle domeniche che precedono il
Natale, e il calendario dell’Avvento. La notte
del 5 dicembre arriva San Nicola, a portare i
regali ai bambini, da aprire la sera del 24,
dopo aver addobbato l’albero.
Natale in Irlanda
Particolare è la tradizione della
«caccia allo scricciolo» del 26 dicembre, che
ricorda il martirio di santo Stefano. Secondo la
leggenda, Stefano si era nascosto dietro un
cespuglio per sfuggire agli aguzzini, ma uno
scricciolo volò via, rivelando la presenza del
giovane agli inseguitori. Il rito della caccia
oggi è soltanto simbolico: gruppi di uomini
mascherati fingono di catturare l’uccellino e di
condurlo, legato a un bastone, di casa in casa,
fermandosi a cantare.
Natale in Egitto
Qui i cristiani ortodossi celebrano il
Natale il 7 dicembre. Durante l’Avvento si segue
una «penitenza» più rigida, nella quale non si
mangiano carne e latticini. La mattina di Natale
amici e vicini di scambiano visite e portano
dolci, che consumano con una bevanda chiamata
kaik.
Natale in Giappone
Anche se il Giappone non è un Paese a
maggioranza cristiana, il Natale viene celebrato
come festa dell’amore per i bambini. Gli alberi
vengono addobbati secondo il gusto nazionale,
cioè con lanterne di carta illuminate. Un’altra
usanza consiste nel fare regali utili ai poveri,
mentre i bambini vanno negli ospedali a cantare
canzoni ai malati. Il corrispettivo di Babbo
Natale si chiama Hoteiosha.
Natale in Argentina
Per la grande presenza di famiglie di
origine europea, italiana in
particolare, in Argentina il Natale
viene festeggiato come da noi, anche se
la data coincide con la piena estate
australe. Così ci si ostina a consumare
bollito, torrone e panettone anche se il
termometro supera i 35 gradi a Buenos
Aires! Fino a pochi anni fa erano i Re
Magi – come in Spagna – a portare i
regali il 6 gennaio. Ora è diventato di
moda scambiarseli il giorno di Natale
Il Mirto in Olanda
Il MIRTO, che
in Sardegna viene usato per
produrre un liquore rinomato ed in altri
paesi è considerato il fiore delle
spose, in Olanda è invece
considerato un fiore di Natale e
alla vigilia si usa bruciarne un ramo,
in attesa della mezzanotte, quando si
apriranno i regali.
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